Il velluto: un tessuto unico e senza tempo nel nostro guardaroba autunno-inverno

È morbido, comodo e caldo, e negli anni è stato utilizzato per la realizzazione di tantissimi capi di alta moda. Il nome di questo tessuto deriva dalla parola latina “vellus”, che significa vello, mantello oppure tosone. Non tutti lo sanno, ma esistono diversi tipi di velluto:

  • Il dévoré, che unisce la trasparenza al tipico pelo sottile.
  • Il courduroy, conosciuto anche come velluto a coste.
  • Il velveton, noto anche come fustagno, quel tessuto usato in particolar modo nei capi sportivi.
  • Il froissé, che sembra quasi sgualcito e che per questo propone diverse sfumature di colore.
  • Il soprarizzo, damascato o cesellato.
  • Lo jacquard, dotato di disegni e decorazioni inserite direttamente nella trama del tessuto.

Quest’anno, durante i mesi invernali, rivedremo alcuni di questi preziosi pattern, che potremo sfoggiare con stile e molta soddisfazione. Ma quali sono le origini di questo tessuto?

Il velluto: un po’ di storia, facciamo un salto nel passato…

Prima di arrivare ai prodotti che siamo abituati a vedere oggi, è interessante sapere che in passato veniva usata la seta per la realizzazione del velluto. Essa permetteva di indossare abiti estremamente morbidi, lucidi e delicati. Molte volte venivano impreziositi con lamine d’oro o d’argento.

Non si sa bene quando si è cominciato a produrre questo materiale, ma si pensa che tutto sia iniziato nella regione del Kashmir. (Quest’ultima si trova alla confluenza di Stati come Pakistan, India e Cina.) In Italia si è diffuso principalmente dal XIII secolo in poi.

Ad occuparsi della produzione di questo tessuto furono anche i Fiamminghi e numerose altre popolazioni del mondo. Questo materiale conquistò nobili del calibro di Riccardo II d’Inghilterra, che nel 1399 disse addirittura che non avrebbe più voluto abiti realizzati con altri tessuti! Ha conquistato e ispirato anche numerosi artisti, come ad esempio il pittore Tiziano, il quale ci permette di ammirarlo in tanti dei suoi dipinti.

…Al presente

Con il tempo, gli esperti del settore sono riusciti a realizzare questa particolare tipologia di tessuto utilizzando il cotone, il mohair, la lana e persino il lino. Oggi esistono anche velluti di tipo sintetico, prodotti con materiali come viscosa, poliestere, nylon e acetato. Questo ha diminuito la preziosità del velluto, ma di certo non la sua bellezza, che ritroveremo anche quest’anno nelle vetrine e su alcune passerelle come protagonista di numerosi capi d’abbigliamento.

Lo shopping su Criba Shop: velluto e non solo

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